Dal lontano 1657 la statua della Madonna della Misericordia guarda verso la popolazione sestrese e i sestresi guardano in alto verso di lei.
La prima statua, di pietra e calce già allora alta oltre 5 metri, fu fatta realizzare da un frate cappuccino del convento sestrese di San Martino fra Giovanni Maria da Mentone, in occasione di un raduno penitenziale sulla montagna per ricordare l'invito rivolto alla popolazione sestrese per l'aiuto chiesto nel 1656 alla Madonna della Misericordia affinché scampasse dalla peste Sestri Ponente.
Prima accolta in una cappella e poi di volta in volta accolta in costruzioni più ampie sino ad arrivare al giugno del 1873 quando lo scultore savonese Antonio Brilla demolisce e ricostruisce, sulle misure della precedente, la statua della Madonna della Misericordia così come la possiamo ammirare ai giorni nostri.
L'imponenza dell'opera non serve ad incutere timore ma ad essere vista anche da grande distanza.
Le braccia aperte nel segno dell'accoglienza e le grandi mani sottolineano questo sentimento di amore corrisposto dalla Madonna verso i suoi figli.
La particolarità della posizione consente a chiunque si trovi a Sestri Ponente ma anche nelle vicine Pegli e sulle alture di Cornigliano e Borzoli di ammirare il Santuario e di rivolgere un pensiero.
La statua è protetta da un cancellata e, nel 1982, la nicchia che la contiene è stata resa più ampia grazie alla demolizione di una parete retrostante e alla rimozione di due angeli ai lati.
Questi lavori hanno aumentato la visibilità della statua, fulcro del Santuario.
L'opera si affaccia sul'ampia terrazza soprastante la chiesa ed è accessibile o dalle scale esterne che salgono in aderenza al campanile o, per chi ha difficoltà motorie, utilizzando la rampa che parte dal piazzale nord.
Fonte dei testi: "Il Santuario del Monte Gazzo a Sestri Ponente" di Pietro Rino Ravecca